Sciaffusa – Condividere l’auto, il furgone o il monopattino elettrico per tutelare l’ambiente
Il progetto di condivisione «Sharehausen» offre alla popolazione di Sciaffusa una mobilità a basso costo per auto, furgoni e monopattini elettrici. La misura rientra nella strategia Smart City della città. Nonostante le riserve, i risultati sul campo sono molto incoraggianti.
Avete perso l'ultimo autobus? Il divano non entra nel baule della vostra auto? Dall’estate 2023 la città di Sciaffusa offre soluzioni innovative a questo tipo di problemi. Gli abitanti di Sciaffusa possono, ad esempio, spostarsi comodamente e in modo flessibile con un monopattino elettrico, oppure, trasportare acquisti voluminosi o mobili, con il furgone elettrico «Smargo». Hanno anche la possibilità di stipulare un abbonamento annuale Mobility gratuito.
Nei prossimi mesi il team del progetto analizzerà i modelli di utilizzo per migliorare l’offerta, aggiungendo, ad esempio, altre ubicazioni. Nel 2024, Sciaffusa valuterà se e in quale forma mantenere l’offerta. «Sharehausen» ha volutamente evitato di creare infrastrutture fisse: ciò consente di aggiungere o rimuovere le postazioni per monopattini elettrici più rapidamente. «Nel giro di un giorno, ad esempio, abbiamo rimosso le demarcazioni e cancellato una postazione dall’app», spiega Göldi.
Immagine: Sharehausen
Spostamenti smart con «Sharehausen»
Il progetto per la mobilità sostenibile si chiama «Sharehausen» e si basa sulla strategia Smart City di Sciaffusa, che punta tra l’altro su offerte di condivisione e mezzi di trasporto interconnessi a impatto zero. «Sharehausen» è frutto delle proposte formulate dalle aziende di mobilità coinvolte e dagli stessi abitanti di Sciaffusa, che in occasione di un concorso di idee hanno potuto esprimere la loro visione di «mobilità smart». Una giuria ha selezionato le migliori proposte e le ha combinate ad un’analisi dei dati che ha messo in evidenza quali servizi di condivisione potevano sostituire la maggior parte degli spostamenti privati, rivelandosi i più utili. Ne è nato un servizio di condivisione che copre l’intera area urbana.I monopattini finiranno nel Reno?
Prima che «Sharehausen» diventasse realtà, i responsabili hanno dovuto superare alcune difficoltà: «C’erano parecchie riserve», spiega Ramon Göldi, direttore del programma Smart City e responsabile di «Sharehausen». «Si temeva che i monopattini potessero finire nel Reno, intralciare il traffico degli autobus o inficiare l’immagine della città causando parecchi grattacapi alla polizia comunale». Finora questi timori si sono però rivelati per lo più infondati, soprattutto perché i monopattini sono disponibili in ubicazioni fisse.Nei prossimi mesi il team del progetto analizzerà i modelli di utilizzo per migliorare l’offerta, aggiungendo, ad esempio, altre ubicazioni. Nel 2024, Sciaffusa valuterà se e in quale forma mantenere l’offerta. «Sharehausen» ha volutamente evitato di creare infrastrutture fisse: ciò consente di aggiungere o rimuovere le postazioni per monopattini elettrici più rapidamente. «Nel giro di un giorno, ad esempio, abbiamo rimosso le demarcazioni e cancellato una postazione dall’app», spiega Göldi.
Coraggiosa intraprendenza
Sciaffusa è una delle prime città svizzere di medie dimensioni a proporre un’offerta completa di condivisione. «Le dimensioni della città sono propizie alla realizzazione di un progetto di questo tipo. Abbiamo problemi urbani, ma ci si conosce e i percorsi sono brevi», afferma Göldi. A chi desiderasse seguire questo esempio, l’esperto consiglia di coinvolgere tutte le parti interessate fin dalle prime fasi. «Abbiamo coinvolto nel progetto molti settori, come la pianificazione urbana, la polizia comunale o le imprese di trasporto». Affinché tutti remino nella stessa direzione, è necessaria anche una gestione che supporti appieno il progetto e difenda il rischio imprenditoriale. A Sciaffusa questo rischio è stato largamente premiato.Immagine: Sharehausen
«Sharehausen» in cifre
– 200 monopattini elettrici e 20 bici elettriche presso 70 postazioni sull’intero territorio della città, prenotabili tramite app
– 1 furgone elettrico «Smargo», prenotabile su carvelo.ch
– Numero contenuto a tre cifre di abbonamenti Mobility gratuiti
Contatto
Ramon Göldi,
direttore «Smart City» Sciaffusa,
ramon.goeldi@stsh.ch
– 200 monopattini elettrici e 20 bici elettriche presso 70 postazioni sull’intero territorio della città, prenotabili tramite app
– 1 furgone elettrico «Smargo», prenotabile su carvelo.ch
– Numero contenuto a tre cifre di abbonamenti Mobility gratuiti
Contatto
Ramon Göldi,
direttore «Smart City» Sciaffusa,
ramon.goeldi@stsh.ch
Costi e finanziamento
Costo complessivo: 260'000.–
Quota a carico della città di Sciaffusa: 60%
Quota a carico dell’UFE: 40%
Quota a carico della città di Sciaffusa: 60%
Quota a carico dell’UFE: 40%
Durata
– Analisi del potenziale e concorso di idee: estate/autunno 2022
– Fase pilota: luglio 2023 – giugno 2024 (Smargo fino a giugno 2025)
– Valutazione: continua
– Fase pilota: luglio 2023 – giugno 2024 (Smargo fino a giugno 2025)
– Valutazione: continua
Attori coinvolti
Città di Sciaffusa, urbanista.ch AG, Accademia della mobilità del TCS (Smargo), TIER Mobility SE, Mobility Società Cooperativa
Successi
Bilancio dopo tre mesi:
– abbonamenti annuali Mobility: 1/3 assegnato
– veicolo Smargo: 2-3 volte a settimana per 3-4 ore
– monopattini elettrici: 150 spostamenti al giorno (i più lunghi in Svizzera per tempo e distanza)
– abbonamenti annuali Mobility: 1/3 assegnato
– veicolo Smargo: 2-3 volte a settimana per 3-4 ore
– monopattini elettrici: 150 spostamenti al giorno (i più lunghi in Svizzera per tempo e distanza)
Sfide
– Pessima esperienza con i monopattini in altre città
– Gestione di numerosi portatori di interessi diversi
– Rischio imprenditoriale
– Gestione di numerosi portatori di interessi diversi
– Rischio imprenditoriale
Consigli
– Superare lo scetticismo
– Essere flessibili : processo dai risultati aperti, ma con una chiara orientazione
– Essere flessibili : processo dai risultati aperti, ma con una chiara orientazione